LA MENZOGNA CONTINUA
La nostra mini-serie su Bompieri continua con una nuova inchiesta
Fermiamo tutto questo!
Raggiungiamo 100.000 firme
L’INCHIESTA
Gli investigatori di Animal Equality non si fermano di fronte agli ostacoli e per questo sono andati ancora più a fondo sulla vicenda Bompieri, investigando un secondo allevamento affiliato al Gruppo e mostrando, grazie al loro coraggio, cosa si nasconde dietro le “eccellenze italiane” del settore alimentare.

Bompieri gestisce oltre 40 allevamenti di maiali su tutto il territorio nazionale ed è proprio uno degli impianti indicati tra le loro sedi in provincia di Mantova ad essere finito questa volta sotto i nostri riflettori.
Quello che abbiamo documentato, anche in questa occasione, è una situazione gravissima: maiali deceduti nelle gabbie di svezzamento, suinetti costretti a convivere con i cadaveri dei propri simili, infestazioni di animali di ogni tipo e una diffusa noncuranza per i maiali malati che vengono abbandonati a se stessi senza alcuna assistenza adeguata.

A completare il quadro abbiamo riscontrato un ambiente sporco e insalubre, completamente in rovina.
Il team investigativo di Animal Equality ha rilevato gli ennesimi casi di procedure non corrette e, non meno importante, condizioni igienico-sanitarie molto distanti da quanto indicato sul sito aziendale di Bompieri.
Al posto di “qualità e cura”, abbiamo trovato animali trascurati, degrado degli ambienti e un’attenzione inesistente anche alla gestione dei liquami e all’impatto ambientale.

Questa nuova investigazione mostra ancora una volta come le pratiche discutibili utilizzate dall’industria della carne non siano occasionali, ma un modus operandi a discapito degli animali coinvolti nella loro filiera.
Il tanto celebrato Made in Italy cela una condotta inaccettabile da parte di aziende che si vantano di ricoprire un ruolo rilevante nel settore, ma che in realtà non solo costringono milioni di animali in condizioni vergognose, ma sono anche un vero e proprio pericolo per l’ambiente circostante.
I RITROVAMENTI
Carcasse abbandonate nei box
I suinetti sono costretti a convivere in spazi angusti e in condizioni igieniche pessime, a contatto con i corpi dei propri compagni deceduti. Nelle gabbie di svezzamento abbiamo trovato diversi cadaveri di maiali che non sono stati adeguatamente rimossi.

Corpi mummificati
L’allevamento versa in totale stato di incuria: abbiamo trovato una carcassa di un suinetto mummificato con larve di insetto, ossa di decine di suini abbandonate sui pavimenti della struttura, oltre che corpi di suino dilaniati e lasciati a marcire a terra.

Animali feriti e debilitati
I nostri investigatori hanno incontrato diversi maiali con problemi di salute molto gravi come cisti ombelicali ed ernie, sia nel settore di ingrasso, sia in quello di svezzamento: questa situazione indica una mancanza di cure adeguate.

Maiali immersi in feci e liquami
I maiali adulti sono costretti in recinzioni completamente allagate da liquami non drenati. A completare il quadro una sporcizia dilagante: ragnatele e detriti ovunque, una condizione che non permette agli animali di poter vivere in un ambiente salubre.

Infestazioni di blatte e lumache
L’allevamento è infestato da animali di diverse specie: lumache, blatte e addirittura una colonia felina con gatti in pessimo stato di salute, che dormono all’interno delle mangiatoie dei suini e si nutrono delle carcasse abbandonate nei corridoi.

Sversamenti di liquami
Ad allarmare a livello ambientale la presenza di uno sversamento di liquami sospetto nella porzione di terreno appena all’esterno dell’azienda, tra i capanni e le fasce di contenimento dei liquami, a poche centinaia di metri dall’argine del fiume Oglio.

AL TGR EMILIA ROMAGNA SU RAI 3
“Immagini troppo raccapriccianti per poter essere mostrate”
Subito dopo la pubblicazione della nostra nuova inchiesta i media non hanno tardato a diffondere il video dell’investigazione e alcune immagini sono andate in onda durante l’edizione serale del TGR Emilia Romagna su RAI 3, includendo anche un’intervista alla nostra Direttrice, Alice Trombetta.
L’autrice del servizio parla di “immagini troppo raccapriccianti per poter essere mostrate” in tv e pone l’accento sul fatto che diversi maiali presenti nell’allevamento diventeranno futuri Prosciutti DOP di Parma o San Daniele, un’ipotesi allarmante viste le pessime condizioni igieniche e lo stato di incuria in cui versano molti degli animali in questo allevamento.
Guarda il servizio e l’intervista alla nostra Direttrice:
LA CAMPAGNA DI ANIMAL EQUALITY
La verità è che i controlli delle autorità competenti – pubbliche e indipendenti – sono scarsi e inefficaci, come lo è anche il monitoraggio da parte delle istituzioni locali, con il risultato che le pochissime leggi a tutela degli animali non vengono quasi mai attuate né tantomeno fatte rispettare.
Per questo motivo abbiamo deciso di lanciare una petizione rivolta al Governo italiano per chiedere, tra le altre cose, controlli più efficaci, frequenti e a sorpresa all’interno degli allevamenti intensivi, dove gli animali vengono maltrattati ogni giorno.
Alice Trombetta, Direttrice di Animal Equality Italia, ha registrato questo video per spiegarti nel dettaglio il contenuto della nostra campagna e perché è così importante supportarla:
LE NOSTRE IMMAGINI SU RAI3
A giugno, nel corso della trasmissione di Rai3 Cartabianca condotta da Bianca Berlinguer, sono andate in onda alcune immagini esclusive che i nostri investigatori hanno raccolto insieme alla giornalista Cinzia Torriglia proprio in questo allevamento di maiali che risulta affiliato al Gruppo Bompieri.
Negli ultimi 6 mesi è l’ottava volta che portiamo in televisione l’orribile realtà di ciò che accade dietro le porte chiuse degli allevamenti italiani.
In questo caso specifico è stato un numero davvero ampio di persone, ben 1.228.000 spettatori, ad aver visto cosa si cela dietro le porte di questi luoghi.
ORRORE NELL’ALLEVAMENTO DI SUINI DI BRESCIA
A febbraio del 2021 i nostri investigatori avevano già collaborato con La7, portando i giornalisti di ‘Eden, un Pianeta da salvare’, il programma condotto da Licia Colò, all’interno di un maxi allevamento di Bompieri in provincia di Brescia, per mostrare in esclusiva le condizioni atroci e il totale stato di incuria in cui vivono questi maiali.
Ma il materiale raccolto dai nostri investigatori all’interno di questo allevamento era così tanto che abbiamo deciso di pubblicarlo dividendolo per episodi, ognuno con un tema specifico:
- Il primo episodio si è concentrato sui maltrattamenti che i maiali subiscono in questi luoghi orribili e sulle loro pessime condizioni di vita. Molti dei suini che abbiamo incontrato sono abbandonati al loro destino, infermi e feriti.
- Nel secondo abbiamo coinvolto un avvocato esperto in diritto animale per scoprire insieme a lui quali siano le strategie per portare in tribunale chi si macchia di maltrattamenti sugli animali.
- Con il terzo episodio abbiamo approfondito i danni ambientali che gli allevamenti provocano all’eco-sistema, un problema molto grave se si considera l’enorme impatto che hanno sui territori.
- Il quarto episodio ha fatto luce sulla PAC, la Politica Agricola Comune europea, che riserva il 75% dei fondi europei agli allevamenti intensivi, fondi che derivano dai contributi dei cittadini.
- E, infine, il quinto episodio racconta la denuncia all’azienda per pubblicità ingannevole: le nostre immagini infatti contraddicono dalla prima all’ultima le comunicazioni pubblicitarie che l’industria della carne riserva ai propri consumatori.

Il passo successivo è stato quello di denunciare alla Procura della Repubblica di Brescia sia i maltrattamenti sugli animali e le condizioni igieniche allarmanti, sia i possibili danni ambientali causati da procedure non corrette di sversamento e smaltimento di liquami.
Oltre alle denunce legali ci siamo rivolti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per segnalare la comunicazione ingannevole promossa dall’azienda proprio sul sito, dove Bompieri si mostra come un’eccellenza in materia di benessere animale.
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DIFENDIAMO GLI ANIMALI IN TUTTO IL MONDO
Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società civile, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà sugli animali allevati a scopo alimentare.
Il lavoro d’inchiesta dei nostri investigatori professionisti è una parte fondamentale della nostra azione in difesa degli animali.